La mia rivoluzione è quella di essere me stessa. Di non dovermi alterare solo perché qualcun altro me lo dice. E questo è qualcosa che spero che tutti possano fare prima o poi, che nessuno si senta in dover fingere per essere accettato o ricevere lavoro, o essere ben visto degli altri. Questa è la mia più grande rivoluzione: fare quello che mi piace e dimostrare di cosa sono capace, anche quelle volte in cui parto svantaggiata.

A chi/cosa ti ispiri?

Non ho tanti punti di ispirazione, ho più che altro dei sogni. Sicuramente ho tanti modelli che non per forza sono del mondo del food. Semplicemente mi ispiro a tutte quelle donne e a quelli uomini che hanno fatto della propria vita quello che volevano veramente.

Quelli che hanno seguito fino in fondo le proprie decisioni, anche se non erano per forza quelle giuste. In questo la mia famiglia mi ha aiutato tanto, mi ha sempre appoggiato anche se magari avrebbero voluto qualcosa altro, non che fossi “solo” una chef.